Coffee to be Reborn

Donne del caffè, che cambiano il mondo: la storia Elvira

Elvira Mó Salam ha 40 anni e un sogno da realizzare: creare una piantagione di caffè tra le foreste incontaminate del Guatemala. Vive con il marito e tre figli nel villaggio di San Lucas Chiacal nella regione di Verapaz, parte della comunità indigena Maya Poq’omchi’, oggi costituita in prevalenza da donne, a causa di una guerra civile che per oltre 30 anni ha decimato la popolazione e impoverito l’area.

Elvira ha partecipato a uno dei progetti della nostra Fondazione per formare produttrici di caffè e sviluppare una propria capacità di leadership. Ha studiato come coltivare e vendere caffè e grazie ai primi raccolti, è già diventata protagonista di un cambiamento epocale: si è creata una fonte di reddito autonoma che le permette di contribuire in modo indipendente allo sviluppo di tutta la famiglia.

 

«Mio marito mi ha incoraggiato ad avviare un progetto da sola, dandomi in gestione un terreno di 1.600 metri quadrati dove c’erano solo erbacce e rovi» – racconta con una nota d’orgoglio nella voce. «Ho iniziato a piantare le prime 500 piante di caffè 3 anni fa. Oggi posso vedere i risultati del mio impegno».

Dalla prima raccolta, Elvira ha ottenuto circa 30 chili di caffè verde di prima qualità che ha fatto spolpare ed essiccare. Oltre a coltivare in maniera sostenibile, ha iniziato a tener traccia del raccolto e delle vendite per pianificare il mantenimento delle colture future: un approccio imprenditoriale appreso grazie alla partecipazione al progetto “Coffee to be Reborn”, avviato nel 2016 dalla nostra Fondazione in collaborazione con l’ONG locale Verdad y Vida, affinché un gruppo di donne coraggiose e piene di risorse potesse riavviare le imprese familiari di coltivazione del caffè. Oggi, 140 donne come Elvira sono riuscite a fare enormi passi avanti nella produzione e commercializzazione del caffè, con un impatto positivo sulla loro vita e quella della loro comunità fatta di oltre 1.000 persone.

 

L’attenzione all’inclusione e all’emancipazione delle donne è tra gli obiettivi dei progetti promossi dalla Fondazione Lavazza in paesi fragili come il Guatemala. Qui le piccole produttrici di caffè, con impegno e dedizione, contribuiscono a migliorare la qualità della vita delle loro famiglie e delle loro comunità, e a stimolare il cambiamento nelle nuove generazioni di donne

 

«Sto insegnando ai miei figli a sfruttare al meglio le risorse che abbiamo in modo che tutti possiamo andare avanti con dignità»conclude Elvira«e mi piacerebbe che altre donne approfittassero delle conoscenze impartite in questi workshop per realizzare i loro sogni».