Da anni condividiamo con Saype i valori dell’inclusione e della solidarietà, la fiducia in un’arte responsabile e mai fine a sé stessa, volta a stimolare la riflessione sul ruolo che tutti noi dobbiamo avere nel preservare il mondo in cui viviamo, impegnandoci in modo concreto.

Con il progetto Beyond Walls – Oltre i Muri, iniziato nel giugno 2019, Saype si è posto l’obiettivo di realizzare metaforicamente la più grande catena umana del pianeta. I suoi dipinti fuori scala realizzati su erba rappresentano mani che si intrecciano e che si stringono simbolicamente, oltrepassando i muri che separano gli esseri umani e li rinchiudono in spazi mentali o geografici.

Opere “effimere” che proseguono stringendo in una grande catena umana oltre venti città in varie parti del mondo: la tecnica di pittura sull'erba con colori completamente biodegradabili ideata da Saype riduce al minimo l'impatto ambientale e scompare nel tempo, seguendo il normale ciclo di crescita dell’erba.

In occasione della Giornata mondiale della Terra e dell’inaugurazione della 59° edizione della Biennale d’Arte, Venezia diventa il palcoscenico che ospita la tappa più recente della collaborazione con Saype: #EmbracingVenice, nuovo capitolo del progetto di Land art intorno al mondo Beyond Walls.

Le due mani protagoniste dell’affresco realizzato dal pittore compaiono sul prato seminato su un “pontone”, tipica piattaforma galleggiante veneziana: un’opera “effimera”, anche questa, le cui sorti sono legate a doppio filo a fenomeni naturali come la pioggia e la crescita dei fili d’erba, per richiamare l’attenzione sulla fragilità della vita e le responsabilità umane nei confronti dei nostri simili, delle altre forme di vita e del pianeta in cui abbiamo il privilegio di vivere.

Nella sua ultima fase l’erba utilizzata viene reimpiantata, chiudendo così un ciclo per riaprirne uno nuovo.

©Valentin Flauraud for SAYPE

Il 1° ottobre 2020 Beyond Walls ha toccato anche Torino dove, nella suggestiva cornice del Parco Archeologico della Porta Palatina, Saype ha dato vita a un’opera di oltre 6.000 mq, con due mani che si stringono in un gesto dedicato alla solidarietà, alla resilienza e al rispetto per l'ambiente. La prima tappa italiana del progetto è stata realizzata con il nostro supporto, in collaborazione con il Comune di Torino e i Musei Reali e si è arricchita della mostra personale di Saype, allestita all'interno della Galleria Sabauda dei Musei Reali di Torino.

In virtù del suo attivismo in campo sociale e ambientale e in qualità di pioniere della land art sostenibile, Saype è anche uno dei protagonisti del Calendario Lavazza 2022, I Can Change The World, a firma del pluripremiato direttore della fotografia Emmanuel Lubezki: l’artista viene ritratto in Alaska, sul ghiacciaio Knik, in due scatti che intendono rappresentare il rapporto tra uomo e natura.  

“Le nostre vite e le nostre azioni sono destinate

a diventare le tracce del nostro passaggio

in questo mondo, spetta a noi sapere cosa farne.”