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Prosegue la partnership con Triennale Milano

17-04-2023 • CORPORATE

Alla Milano Design Week, i nostri valori di arte e sostenibilità con l’opera “Terra-cotta, progetto Jugalbandi” di Lorenzo Vitturi

 

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Gomitoli peruviani, vetri di Murano e reti nigeriane. Le installazioni di Lorenzo Vitturi sono una fusione di culture lontane e di materiali che, passando di mano in mano, si mescolano, si trasformano, si reinventano fino a diventare un’opera d’arte.

 

In occasione della Milano Design Week, lo spazio espositivo all’interno del Caffè Triennale ospiterà “Terra-cotta, Plastic Pots and Chai and Chinese Hibiscus”, l’arazzo di Vitturi che, insieme a Triennale Milano, nostro partner istituzionale, abbiamo selezionato per celebrare l’importanza di questi scambi interculturali.  L’obiettivo è di offrire un’ulteriore visione del rapporto tra arte e sostenibilità ed evidenziare l’importanza delle relazioni umane, attraverso lo scambio di esperienze e culture geograficamente lontane.

 

La partnership

 

L’opera segna dunque un nuovo capitolo della nostra partnership iniziata nel 2019 con Triennale Milano, con cui condividiamo il valore di un’arte positiva e sostenibile. L’installazione, in particolare, fa seguito a  Under a Coffee Tree”, presentata lo scorso anno in occasione della XXIII Esposizione Internazionale e realizzata dall’architetto burkinabé Diébédo Francis Kéré.

 

Ad ospitare le opere un luogo non casuale: lo spazio centrale della caffetteria della Triennale, da poco oggetto di un’operazione di restyling in cui siamo stati coinvolti attivamente. Oggi la caffetteria è uno spazio che invita a fermarsi, incontrarsi, scambiarsi esperienze; fa parte della community dei Coffee Defenders, bariste e baristi che si impegnano attivamente a diffondere la cultura di un caffè sostenibile, per la Terra e per le persone.

L’opera

 

L’arazzo di Vitturi è il frutto della fusione di elementi e artigianalità diverse: i materiali utilizzati sono scarti della filiera produttiva dell’industria vetraria e di quella tessile. L’opera, in particolare, fa parte della serie Jugalbandi (“gemelli intrecciati”): in questo caso si identifica con il dialogo tra le donne artigiane della Jaipur Rugs Foundation (associazione che in India opera in favore dello sviluppo socioeconomico delle comunità locali attraverso la tessitura) e l’artista che, unendo diverse tecniche di tessitura, ha realizzato installazioni integrate con elementi che raccontano la sua vita.

 

La combinazione di materiali di origini lontane dà forma a un pezzo unico, espressione visiva del concetto di “cambiamento di mano in mano”, ossia del passaggio di esperienze e conoscenze diverse tra culture geograficamente lontane: esattamente come accade nella filiera del caffè, partendo dai coltivatori fino ad arrivare ai consumatori.

 

«Con questa installazione vogliamo valorizzare l’importanza delle relazioni umane, perché il confronto tra persone diverse per età e cultura sprigiona una grande energia creativa che porta al cambiamento verso un mondo migliore», ha infatti sottolineato Francesca Lavazza, Board Member del nostro Gruppo.

L’artista

Una vita tra Venezia e Londra, Lorenzo Vitturi lavora con la fotografia, la scultura e l’installazione. Dopo una prima esperienza lavorativa come pittore di scena per set cinematografici, Vitturi costruisce scenografie temporanee e sculture effimere, in studio e all’aperto. Il suo lavoro, utilizzando sia materiali organici sia industriali, esplora l’incontro di culture diverse. Recenti mostre personali di Vitturi sono, tra le altre, Money Must Be Made, Fondazione MAST, Bologna; Nulla è Puro, Centre Photographique Rouen Normandie; Materia Impura, FOAM Museum, Amsterdam; Dalston Anatomy, The Photographers’ Gallery, Londra, e presso la Contact Gallery, Toronto, e il CNA, Lussemburgo.