Il viaggio a Cuba

Cuba, l'isola caraibica caleidoscopio di natura esotica, architettura coloniale e auto d'epoca che animano le strade, è stata la terza tappa dell'Ambassador Programme 2024. Proprio qui, dove Hemingway amava soggiornare a lungo, il viaggio ha svelato non solo i segreti di un caffè unico, ma anche l'anima di una terra che si batte con coraggio per affrontare una delle sfide più decisive per il pianeta: quella ambientale.

 

L'avventura ha inizio a L'Avana, dove una guida locale accompagna le partecipanti e i partecipanti alla scoperta delle meraviglie e dei contrasti di una città sospesa tra passato e futuro. Appena fuori dalla capitale, il paesaggio infatti cambia radicalmente: il tessuto urbano cede il passo alla campagna rigogliosa e i viali a tre corsie si trasformano in strade sterrate. Anche i mezzi di trasporto cambiano, passando dalle automobili ai trattori, fino ai carri trainati da cavalli.

 

La visita al Centro Sperimentale di Jibacoa offre alle ambassador e agli ambassador un primo contatto con la cultura del caffè, rivelando una caratteristica essenziale delle piantagioni cubane: qui le drupe crescono rigogliose all'ombra di alberi più alti, tra cui spicca la maestosa Palma Reale, l'albero nazionale. Questo metodo di coltivazione favorisce un processo di maturazione più lento, che produce chicchi di qualità superiore. E se il cambiamento climatico rappresenta una minaccia per l'industria locale del caffè, il laboratorio di Jibacoa risponde con un impegno concreto: supporta attivamente coltivatrici e coltivatori nella ricerca e nello sviluppo di pratiche agricole in grado di proteggere le coltivazioni dagli eventi climatici estremi.

Il viaggio prosegue verso il mausoleo di Che Guevara a Santa Clara, la città di Camagüey e poi il municipio di Tercer Frente, dove le partecipanti e i partecipanti assistono a fasi cruciali della lavorazione del caffè, visitando l'impianto di essiccazione delle drupe di Los Negros e i laboratori di BioCubaCafè. Proprio tra le piantagioni di Santiago e Granma, grazie all'impegno della Fondazione Lavazza per gli obiettivi di salvaguardia della diversità e lotta alla deforestazione, nasce La Reserva de ¡Tierra! Cuba, prodotto oggi interamente tracciabile attraverso un sistema di blockchain integrato.

 

Dopo il breve soggiorno a Santiago, il gruppo si dirige verso la punta più orientale di Cuba, una zona particolarmente esposta agli uragani. Lì, le ambassador e gli ambassador visitano una scuola elementare gravemente danneggiata da una recente tempesta. La struttura è oggi in fase di riparazione grazie a un intervento sostenuto da BioCubaCafé insieme alla Fondazione Lavazza: il gruppo quindi offre il proprio contributo, ridipingendo alcune aule e distribuendo materiale didattico e piccoli doni a studenti e insegnanti.

L'ultima tappa è una piantagione di caffè biologico dove opera un collettivo di donne che, oltre a partecipare alla raccolta del caffè, riutilizza le foglie di piante locali per realizzare manufatti come cesti, cappelli e mobili, unendo tradizione e creatività.

Al termine del viaggio, le partecipanti e i partecipanti hanno ormai attraversato quest'isola lunga e stretta da un capo all'altro, vivendo un'esperienza che li ha portati ben oltre la cultura del caffè: è stato un modo per avvicinarsi a uno stile di vita sospeso tra tradizione e innovazione. E per comprendere la vitalità di una comunità appassionata di coltivatrici e coltivatori, disposti a giocarsi il tutto per tutto, fino all'ultimo, preziosissimo chicco di caffè, per un futuro che profuma di speranza.