TORNA INDIETRO

“Limitless”: i playground per l’inclusione e la crescita

Si scrive playground, si legge divertimento, amicizia, aggregazione. I campi sportivi nei parchi urbani contribuiscono allo sviluppo del territorio e al benessere delle comunità: per questo abbiamo deciso di sostenere la Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino nella riqualificazione di tre Campi sportivi nel cuore della periferia nord della città. Il progetto ha coinvolto le studentesse e gli studenti del Liceo Giordano Bruno, che si affaccia proprio sull'area. Chi meglio di loro, che frequentano il parco dopo la scuola e durante le ore di Scienze Motorie, poteva suggerire come valorizzarlo al meglio?

 

Le ragazze e i ragazzi hanno collaborato con gli artisti del collettivo torinese Truly Design, individuando in primo luogo le priorità di intervento. Tra le idee e gli spunti raccolti, è risultato fondamentale il concetto di inclusività: gli interventi si sono quindi concentrati sul recupero dei tre campi –calcio a 5, tennis e basket –, sull’abbellimento delle strutture e soprattutto sull’ottimizzazione degli accessi per renderli aperti a tutte e a tutti, con l’obiettivo di promuovere il senso di appartenenza e il potere aggregante dello sport.

 

Le opere realizzate entrano a far parte del patrimonio della Città di Torino.

Il progetto, intitolato Limitless”, unisce attività fisica, design urbano e arte pubblica: la grafica firmata Truly Design è stata sviluppata sulla base dei disegni realizzati da studenti e studentesse del Giordano Bruno, che parlavano in vari modi di fair-play, inclusività e comunità: tre ingredienti che aiutano a rendere questa palestra a cielo aperto un luogo d’incontro e crescita. Il risultato finale è un’opera stilizzata e coloratissima, realizzata sulla pavimentazione dei campetti, con il Toro e la Mole Antonelliana quali simboli della città e la parola “limitless come richiamo alla capacità dello sport di facilitare il superamento dei propri limiti, abbattendo barriere fisiche e sociali.

«Ci impegniamo per portare valore condiviso in tutte le comunità in cui operiamo e a Torino questo impegno è ancora più sentito», ha sottolineato Marco Lavazza, Vicepresidente del nostro Gruppo. «Gli elementi che più ci hanno appassionato sono stati due: anzitutto lavorare con e per le persone  giovani; in secondo luogo, il fatto che l’iniziativa si sviluppa in una zona periferica. Nelle grandi città sono spesso queste le aree ad avere maggiore bisogno».